“Ogni danzatrice orientale che si rispetti dovrebbe esprimere la vita, la morte, la felicità, il dolore, l'amore e la collera, ma sopra ogni cosa deve mantenere la propria dignità”. (Tahia Carioka)
Nella società in cui siamo immerse ci insegnano a controllare o reprimere molte delle nostre emozioni, al fine di conservare un aspetto di facciata congeniale ai vari contesti di riferimento, con il risultato che la nostra espressività corre il rischio di stratificarsi e cristallizzarsi secondo regole collettivamente strutturate. Riuscire a far "parlare" la propria danza è l'obiettivo principale che la ballerina deve raggiungere durante la sua esibizione. Ogni danza mira a esprimere emozione, sentimento, passione, orgoglio. Ogni singolo gesto comunica con l'esterno con un linguaggio muto fatto di movimenti, che uniscono armoniosamente tra loro pensieri, respiri, battiti.
La danzatrice Tahia Carioka |
Lasciate dietro di voi la timidezza, liberatevi dai timori e ballate. E mentre vi muovete, fate parlare il vostro sguardo, il sorriso, fate in modo che le mani svelino dolci segreti, che i fianchi e la pancia diventino onde in tempesta o lieve spuma marina entro cui ogni spettatore possa naufragare. Non reprimete la collera ma incanalatela, guidatela come se foste un cocchiere. Rivelate la vostra irriverenza, la sensualità genuina, la femminilità talvolta inespressa. Aprite il vostro mondo emozionale su note malnconiche o di travolgente brio, ironizzate con gusto, gridate il vostro amore roteando, come se foste il centro di un universo sonoro, scuotete la terra nel vostro petto, nelle vostre gambe, liberate tutta la vita che scorre nei vostri capelli. Siate vento, tramutatevi in tempesta o tepore primaverile quanto più lo desideriate.
In questo modo, entrerete in contatto con la vostra sfera intima e farete della danza un'entità vivente che sprigiona calore dal vostro essere, comunicando emozioni uniche che solo voi sarete in grado di donare.
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