martedì 17 maggio 2011
Danzare in gravidanza
Danzare si può, a tutte le età e in qualunque stato... Anche in quello "interessante". Sono stati riscontrati numerosi benefici tra le donne che hanno praticato la danza orientale durante la gravidanza. Evitando le movenze più energiche di anche e finachi, che possono risultare brusche, la danza del ventre praticata dal IV mese di gestazione, aiuta ad educare il bacino e la muscolatura pelvica in vista del parto. Con i suoi movimenti dolci collegati al respiro profondo e quelli circolari e fluidi effettuati in modo più lento del normale, la danza orientale si pone come un'ottima ginnastica pre-parto, apporta benessere sia alla madre che al nascituro e lo culla fin nel ventre materno. Grazie al respiro e ai movimenti acquisiti per il bacino, il parto risulterà meno doloroso e la discesa del bambino sarà facilitata. Le donne che intendono praticare la danza orientale come esercizio pre-parto consultino prima un medico, che si accerti del tipo di gravidanza in corso, e in seguito rivolgersi ad un'insegnante preparata.
Continuare a danzare dopo il parto poi, aiuta a mantenere l'elasticità della muscolatura pelvica e a far riacquisire il precedente vigore.
La danza orientale rivela un contatto profondo tra la donna e il proprio corpo, che giunge ad una diversa percezione del Sé, più ampia e viscerale. Questo collegamento avviene anche durante la gestazione: il rapporto tra madre e figlio inizia da lì, in un connubio silenzioso fatto di sensazioni intime, nuove e profonde, di trasformazione e crescita. Come la gravidanza è la massima espressione della creatività umana, la danza è una piccola espressione creativa della donna, e ciò che ne prende forma è linfa vitale. Non a caso la danza orientale viene talvolta definita la Danza della Dea...
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