Spesso le danzatrici avvertono il desiderio di scoprire qualcos'altro nella loro danza. Qualcosa che vada oltre i riflettori di un'esibizione, oltre i lustrini, al di là degli applausi. E' come un sussurro, una sorta di richiamo interiore che talvolta ci sfiora piano giungengendo in punta di piedi, altre invece si spande con genuina curiosità e ci spinge a cercare, a riscoprire... le vere radici della nostra danza. Quella danza mistica che svelava la donna alla donna, che la equiparava alla divinità racchiudendo in sé il segreto della Terra. Quella che viene chiamata la Danza della Dea.
Immerse nel frastuono della società in cui viviamo, nelle corse quotidiane che ci proiettano sempre più avanti facendoci perdere il contatto con il qui e ora, corriamo il rischio di smarrire la Bellezza intrinseca in tutto ciò che ci circonda, di ciò che conta realmente, nell'essere e non nell'apparire.
La danza del ventre contribuisce nell'aiutarci a ritrovare la nostra armonia personale, non solo a livello di benessere fisico ma anche interiore e spirituale, soprattutto se riusciamo a conquistare la consapevolezza della sua vera essenza che, nonostante i secoli, non è mai cambiata.
Fate che la vostra danza non sia solo una ricerca di perfezione tecnica, bensì fatene una celebrazione personale, con cui ritrovarne le origini mistiche, per scoprire al suo interno una nuova coscienza. Quella dell'Essere, malgrado l'Avere.
Bellissimo -e verissimo- questo post. Complimenti, Ale (:
RispondiEliminaShukran :)
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