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Doppio velo |
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Salomè, di Franz von Stuk |
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Danza col bastone |
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Danza con la spada |
Ma la danza del ventre incontra anche la modernità: il Tribal style nasce negli anni '80 negli Stati Uniti, per diffondersi in seguito in tutta Europa. La novità del Tribal riguarda i movimenti perfettamente sincoronizzati tra le danzatrici, passi semplice e scatti di bacino con marcato isolamento delle parti del corpo, ma anche l'abbigliamento, che propone un mix arabo e africano. il Tribal nasce come danza di gruppo, scostandosi dal contesto tradizionale del Raqs Sharki e sviluppando col tempo stili diversi nel suo interno, tra cui sono meritevoli di menzione il Tribal Fushion, che può essere svolto anche da solista e si fonde con la danza indiana, yoga e break dance, e lo stile Gothic, curioso e particolare, caratterizzato da forti tinte dark, sonorità medievali o addirittura metal.
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Stile Tribal |
Nella danza tradizionale tunisina ritroviamo elementi arabi, andalusi e ottomani sia a livello musicale, negli stili che nei ritmi. Ciò rispecchia i flussi migratori e i cambiamenti politici che hanno attraversato il Paese influenzandone la cultura. La sonorità, come la danza, si caratterizza per la sua allegria, la danzatrice tunisina ha un portamento elegante, perfetto, i suoi movimenti, delicati e precisi, si sposano armoniosamente sia con la danza a terra che con le energiche ondulazione e movimenti laterali del bacino. Il ventre, ossia il concetto di fertilità, è l'elemento centrale in questo folklore dagli abiti colorati (il vestito tradizionale, il melia). La cintura ornata con ampi fiocchi e nastri che cinge la vita, esalta i movimenti di bacino su ritmi di un crescendo continuo. Le braccia accompagnano ed evidenziano l'ondeggiare dei fianchi o si muovono semplicemente per sfoggianre deliziose decorazioni arabescate. La danza tunisina maschile, invece, pone l'attenzione sui movimenti ritmati delle gambe, esprimendo una forte, allegra energia. La danza considerata il simbolo nazionale tunisino è lo Shaabi, la cui origine beduina non appartiene ad una regione in particolare. Lo Shaabi presenta accenti molto ritmati e gioiosi, e viene svolta durante eventi festosi quali matrimoni, ritrovi tra donne o circoncisioni.
Le danze folkloristiche marocchine invece si riallacciano ai maggiori avvenimenti quotidiani, caratterizzando fortemente l’identità dei marocchini. Sono balli differenti tra loro a seconda alle città o delle diverse campagne da cui provengono. La grande varietà, sia musicale che degli stili marocchini, si possono considerare come il riflesso delle contaminazioni culturali che hanno percorso il Paese e si snodano tra influenze musicali ebree, greco-romane, andaluse e africane, passando ovviamente da quelle arabe per giungere fino alle berbere.
Spostandoci un po' troviamo il Khaliji che, come ci suggerisce il nome, è la danza "dai Paesi del Golfo", anche chiamata la "danza dei capelli" per i particolari movimenti che mettono in primo piano la chioma della ballerina. I suoi movimenti sono continui e ritmati, busto spalle e testa hanno un ruolo principale insieme ai piedi, che muovono il tipico "passo di Khaliji", cadenzato e ripetuto. L'abito ampio e tradizionale, il Thobe, nasconde i movimenti di petto e bacino che non devono essere posti in rilievo, ma ciò nonostante la sensualità della danzatrice non viene smorzata. E' una danza fresca, colma di gioia ma sa essere anche passionale, che spoglia il cuore dalla pesantezza e sprigiona ondate di armonia. (In alto: video di una splendida performance Khaliji della maestra Kamal Ballan)
Ma i vari tipi di danze non finiscono certo qui: esse solitamente vengono arricchite con oggetti particolari, accompagnate dalla coinvolgente sonorità di determinati strumenti musicali e... al prossimo post!
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