giovedì 10 marzo 2011

A ognuna il suo... stile

Molti Paesi, molte danzatrici, stili diversi. A seconda dei differenti luoghi di provenienza, delle tradizioni e delle inevitabili contaminazioni, la danza orientale propone una gamma di caratteristiche e sfumature talmente varie da avere l'imbarazzo della scelta. Ma anche più d'una...

Doppio velo
Il Raqs Sharki o più precisamente Raqs Al-Sharki, la danza d'oriente, è lo stile classico egiziano in cui la danzatrice esprime emozioni intense, profonde e passionali. Esso infatti presenta movimenti eleganti, raffinati, molti dei quali eseguiti in punta di piedi, a differenza del Baladi, la danza popolare. Considerato la madre del Raqs Sharki, lo stile Baladi si caratterizza per movimenti più marcati e incisivi, piccoli salti e passi che esprimono una leggerezza diversa rispetto alla profondità dello Sharki. La musica inoltre è un crescendo continuo che passa dal malinconico fino a ritmi più movimentati di tabla (percussioni).

Salomè, di Franz von Stuk
La danza con il velo, elegante, delicata e sensuale, è stata introdotta nel XX secolo nei Cabaret egiziani diventando in breve una tra le danze più diffuse nel Raqs Sharki. Con il velo la danzatrice racconta se stessa in una storia di dolcezza ed abilità raffinata, talvolta utilizzando anche il doppio velo. Ma questo stile rivendica un'origine ben più antica: si rifà alla biblica danza dei sette veli con cui Salomè, con ammalianti movimenti lenti e sensuali, si denudò poco a poco lasciando cadere uno per volta i suoi veli, tanto da sedurre re Erode ed ottenendo così la decapitazione di Giovanni il battista.

Danza col bastone
Sui ritmi Saidi si balla con il bastone, il Raqs Al-Assaya, che nasce nella regione del Said e proviene da un retaggio marziale: il Tahtib, dove il bastone veniva utilizzato come arma di attacco e difesa. E' un tipo di danza che può essere eseguita sia dagli uomini che dalle donne, con modalità differenti: gli uomini utilizzano una massiccia canna di bambù per riproporre movimenti acrobatici e scene di combattimento, le donne invece antepongono la grazia e la sinuosità dei passi, esternando certo atteggiamento canzonatorio nei confronti della virilità maschile.

Danza con la spada
Molto particolare è la danza con la spada, nella quale la danzatrice unisce una straordinaria abilità e capacità di concentrazione ad una sensualità indiscutibile. Il Raqs Al-Sayf risale ai tempi in cui le donne, catturate come bottino di guerra o comprate come schiave, venivano portate all'interno degli harem. Durante le loro esibizioni per compiacere il ricco signore, alcune prigioniere sottraevano la scimitarra alle guardie in segno di sfida. Una sorta di ribellione muta in cui la ballerina danzava sensualmente ponendo l'arma in equilibrio sulla testa e in altre parti del corpo, per dimostrare senza paura che anche se quella spada avesse deciso della sua sorte, la sua anima sarebbe stata sempre e comunque libera.

Ma la danza del ventre incontra anche la modernità: il Tribal style nasce negli anni '80 negli Stati Uniti, per diffondersi in seguito in tutta Europa. La novità del Tribal riguarda i movimenti perfettamente sincoronizzati tra le danzatrici, passi semplice e scatti di bacino con marcato isolamento delle parti del corpo, ma anche l'abbigliamento, che propone un mix arabo e africano. il Tribal nasce come danza di gruppo, scostandosi dal contesto tradizionale del Raqs Sharki e sviluppando col tempo stili diversi nel suo interno, tra cui sono meritevoli di menzione il Tribal Fushion, che può essere svolto anche da solista e si fonde con la danza indiana, yoga e break dance, e lo stile Gothic, curioso e particolare, caratterizzato da forti tinte dark, sonorità medievali o addirittura metal.

Stile Tribal
Ma non dimentichiamo il folklore, peculiare di ogni regione mediorientale e di cui troviamo moltissimi stili. L'elenco sarebbe lunghissimo, ma sono sicuramente da evidenziare il folk tunisino, marocchino e dei Paesi del Golfo.

Nella danza tradizionale tunisina ritroviamo elementi arabi, andalusi e ottomani sia a livello musicale, negli stili che nei ritmi. Ciò rispecchia i flussi migratori e i cambiamenti politici che hanno attraversato il Paese influenzandone la cultura. La sonorità, come la danza, si caratterizza per la sua allegria, la danzatrice tunisina ha un portamento elegante, perfetto, i suoi movimenti, delicati e precisi, si sposano armoniosamente sia con la danza a terra che con le energiche ondulazione e movimenti laterali del bacino. Il ventre, ossia il concetto di fertilità, è l'elemento centrale in questo folklore dagli abiti colorati (il vestito tradizionale, il melia). La cintura ornata con ampi fiocchi e nastri che cinge la vita, esalta i movimenti di bacino su ritmi di un crescendo continuo. Le braccia accompagnano ed evidenziano l'ondeggiare dei fianchi o si muovono semplicemente per sfoggianre deliziose decorazioni arabescate. La danza tunisina maschile, invece, pone l'attenzione sui movimenti ritmati delle gambe, esprimendo una forte, allegra energia. La danza considerata il simbolo nazionale tunisino è lo Shaabi, la cui origine beduina non appartiene ad una regione in particolare. Lo Shaabi presenta accenti molto ritmati e gioiosi, e viene svolta durante eventi festosi quali matrimoni, ritrovi tra donne o circoncisioni.

Le danze folkloristiche marocchine invece si riallacciano ai maggiori avvenimenti quotidiani, caratterizzando fortemente l’identità dei marocchini. Sono balli differenti tra loro a seconda alle città o delle diverse campagne da cui provengono. La grande varietà, sia musicale che degli stili marocchini, si possono considerare come il riflesso delle contaminazioni culturali che hanno percorso il Paese e si snodano tra influenze musicali ebree, greco-romane, andaluse e africane, passando ovviamente da quelle arabe per giungere fino alle berbere.

Spostandoci un po' troviamo il Khaliji che, come ci suggerisce il nome, è la danza "dai Paesi del Golfo", anche chiamata la "danza dei capelli" per i particolari movimenti che mettono in primo piano la chioma della ballerina. I suoi movimenti sono continui e ritmati, busto spalle e testa hanno un ruolo principale insieme ai piedi, che muovono il tipico "passo di Khaliji", cadenzato e ripetuto. L'abito ampio e tradizionale, il Thobe, nasconde i movimenti di petto e bacino che non devono essere posti in rilievo, ma ciò nonostante la sensualità della danzatrice non viene smorzata. E' una danza fresca, colma di gioia ma sa essere anche passionale, che spoglia il cuore dalla pesantezza e sprigiona ondate di armonia. (In alto: video di una splendida performance Khaliji della maestra Kamal Ballan)

Ma i vari tipi di danze non finiscono certo qui: esse solitamente vengono arricchite con oggetti particolari, accompagnate dalla coinvolgente sonorità di determinati strumenti musicali e... al prossimo post!

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