martedì 4 dicembre 2012

"Non ci vedo, quindi ballo"

Una persona spesso mi ripete che la vista è un senso sopravvalutato. Mai affermazione fu più corretta come in questo caso.

Si danza, nella vita, in una palestra, seguendo lezioni, nella propria camera allo specchio o per starda, con ipod e cuffiette, mentre la testa tiene il ritmo e il cuore batte il tempo. E chi l'ha detto che sia necessario "vedere" per aprirsi alla melodia, per lasciare andare le emozioni a ritmo di musica... o di darbuka?

In questo video-racconto Docusound: audioracconto della realtà | Non ci vedo, quindi ballo edito dalla Docsound, società torinese di produzione documentari, si scopre la danza del ventre inseganata a ragazze non vedenti. Una testimonianza inconfutabile di come la danza possa permeare la vita di ogni individuo, di entrarvi con le sue sfumature e manifestarsi, a prescindere dalla capicità di vedere con gli occhi.

Ci sono molti modi per vedere... e sentire.
La vista, infatti, è un senso sopravvalutato.



giovedì 15 novembre 2012

Meditare danzando

"Questa è una meditazione in cui devi essere sempre sveglio, consapevole, cosciente. Qualsiasi cosa tu faccia, resta un osservatore. Non perderti." (Osho Rajneesh)
Entrare in contatto con se stesse, con il proprio Sé profondo fino a sfiorare la natura più vera della nostra intimità, al pari di una pratica meditativa. Spesso la ricerca di quella zona tranquilla custodita nel profondo avviene più facilmente nel silenzio, assumendo pose statiche, ricorrendo ad un adeguato rilasamento psico-fisico: elementi che ritroviamo  pertinenti allo stato di meditazione. Tuttavia, possiamo addentrarci in noi stesse anche muovendoci, danzando, cadenzando battiti e melodie con il nostro corpo. Possiamo arrivare a toccare le corde del nostro Io attraverso i gesti, i passi, le giravolte e i cerchi, proprio come fosse una meditazione a tutti gli effetti. Anche a questo può condurci la danza, e nel nostro caso, la danza del ventre.

Il mistico indiano Osho Rajneesh
Il mistico indiano Osho affermava l'esistenza di modi diversi di entrare nello stato di meditazione. Uno di questi metodi veniva da lui chiamato "meditazione dinamica", una pratica meditativa che si esprime attraverso il movimento e la danza, al fine di ripristinare l'armonia e l'equilibrio interiori attraverso la stimolazione dei chakra. Tale pratica, diversa dai classici standard meditativi conosciuti, risulta infatti avere una forte efficacia liberatoria ed equilibrante sul piano emotivo ed emozionale di chi la pratica.

Anche la danza del ventre coinvolge i chakra, soprattutto i primi tre come abbiamo visto, li scuote, li fa vibrare e permette loro di riprendere il giusto movimento, in modo che irradino luce ed energia al nostro essere. Fin dall'antichità la danza orientale è stata il punto di contatto con la Divinità interiore, con un altro stato di coscenza, raggiunto tramite la musica e all'alternanrsi cadenzato delle sue figure simboliche in movimento, e ancora oggi la ritroviamo come espressione genuina delle nostre emozioni.

Anche la nostra danza, quindi, può essere una forma di meditazione, una diversa pratica di discesa, di raccoglimento dell'inconsio. Fate della vostra danza una meditazione personale. In questo modo danzare sarà qualcosa in più di un puro svago o gusto estetico. Riuscirà a trasportarvi in un quello stato interiore meditativo di cui non possiamo fare a meno, nel quale ricerchiamo risposte e sicurezze, ma anche gioia, serenità, equilibrio. E soprattutto, liberazione.
"Celebra con la danza, per esprimere la tua gratitudine verso il Tutto. Porta con te questa gioia per tutta la giornata."(Osho Rajneesh)


giovedì 6 settembre 2012

Anno nuovo, corsi nuovi

Un saluto a tutti, ben tornati dalle meritate vacanze, o buon proseguimento per chi ancora si sta godendo qualche giorno di meritato riposo!

L'attività del blog riprende con l'annuncio dell'inizio dei nuovi corsi di danza della vostra Manaar, con due novità: corsi a Prato in ben due scuole e il ritorno a Empoli!

Corso per principianti A PRATO:
- LUNEDI' ore 20:30 - 22:00 presso scuola "Eta Beta Danze", via di Reggiana 112, Prato
- MERCOLEDI' ore 19:00 - 20:30 presso scuola danza "Step by step", via M. Nistri 33, Prato


ALTRA NOVITA': Corsi di danza del ventre di nuovo a EMPOLI!
ogni MARTEDI'
- CORSO PRINCIPIANTI ALLE ORE 19:45
- CORSO INTERMEDIO ALLE ORE 20:45
PRESSO SCUOLA "L'ART DE LA DANSE", VIA VERDI 36, EMPOLI 

Vi aspetto!



mercoledì 22 febbraio 2012

Espressione in movimento

“Ogni danzatrice orientale che si rispetti dovrebbe esprimere la vita, la morte, la felicità, il dolore, l'amore e la collera, ma sopra ogni cosa deve mantenere la propria dignità”. (Tahia Carioka)

Nella società in cui siamo immerse ci insegnano a controllare o reprimere molte delle nostre emozioni, al fine di conservare un aspetto di facciata congeniale ai vari contesti di riferimento, con il risultato che la nostra espressività corre il rischio di stratificarsi e cristallizzarsi secondo regole collettivamente strutturate. Riuscire a far "parlare" la propria danza è l'obiettivo principale che la ballerina deve raggiungere durante la sua esibizione. Ogni danza mira a esprimere emozione, sentimento, passione, orgoglio. Ogni singolo gesto comunica con l'esterno con un linguaggio muto fatto di movimenti, che uniscono armoniosamente tra loro pensieri, respiri, battiti.

La danzatrice Tahia Carioka
Una danza intrisa solo di tecnica sarà indubbiamente perfetta, ma risulterà fredda a chi la guarda, non riuscirà a trovare il canale giusto per insinuarsi e coinvolgere l'interlocutore, non sprigionerà quell'energia necessaria a svelare l'emozione che si cela dentro la danzatrice. Tecnica e poesia devono fondersi nella giusta misura per creare la mistura adatta a ciò che, di voi, volete donare all'esterno, proprio come fa il pittore che miscela con cura i colori sulla tavolozza per imprimere poi sulla tela il suo messaggio personale.

Lasciate dietro di voi la timidezza, liberatevi dai timori e ballate. E mentre vi muovete, fate parlare il vostro sguardo, il sorriso, fate in modo che le mani svelino dolci segreti, che i fianchi e la pancia diventino onde in tempesta o lieve spuma marina entro cui ogni spettatore possa naufragare. Non reprimete la collera ma incanalatela, guidatela come se foste un cocchiere. Rivelate la vostra irriverenza, la sensualità genuina, la femminilità talvolta inespressa. Aprite il vostro mondo emozionale su note malnconiche o di travolgente brio, ironizzate con gusto, gridate il vostro amore roteando, come se foste il centro di un universo sonoro, scuotete la terra nel vostro petto, nelle vostre gambe, liberate tutta la vita che scorre nei vostri capelli. Siate vento, tramutatevi in tempesta o tepore primaverile quanto più lo desideriate.

In questo modo, entrerete in contatto con la vostra sfera intima e farete della danza un'entità vivente che sprigiona calore dal vostro essere, comunicando emozioni uniche che solo voi sarete in grado di donare.