giovedì 15 novembre 2012

Meditare danzando

"Questa è una meditazione in cui devi essere sempre sveglio, consapevole, cosciente. Qualsiasi cosa tu faccia, resta un osservatore. Non perderti." (Osho Rajneesh)
Entrare in contatto con se stesse, con il proprio Sé profondo fino a sfiorare la natura più vera della nostra intimità, al pari di una pratica meditativa. Spesso la ricerca di quella zona tranquilla custodita nel profondo avviene più facilmente nel silenzio, assumendo pose statiche, ricorrendo ad un adeguato rilasamento psico-fisico: elementi che ritroviamo  pertinenti allo stato di meditazione. Tuttavia, possiamo addentrarci in noi stesse anche muovendoci, danzando, cadenzando battiti e melodie con il nostro corpo. Possiamo arrivare a toccare le corde del nostro Io attraverso i gesti, i passi, le giravolte e i cerchi, proprio come fosse una meditazione a tutti gli effetti. Anche a questo può condurci la danza, e nel nostro caso, la danza del ventre.

Il mistico indiano Osho Rajneesh
Il mistico indiano Osho affermava l'esistenza di modi diversi di entrare nello stato di meditazione. Uno di questi metodi veniva da lui chiamato "meditazione dinamica", una pratica meditativa che si esprime attraverso il movimento e la danza, al fine di ripristinare l'armonia e l'equilibrio interiori attraverso la stimolazione dei chakra. Tale pratica, diversa dai classici standard meditativi conosciuti, risulta infatti avere una forte efficacia liberatoria ed equilibrante sul piano emotivo ed emozionale di chi la pratica.

Anche la danza del ventre coinvolge i chakra, soprattutto i primi tre come abbiamo visto, li scuote, li fa vibrare e permette loro di riprendere il giusto movimento, in modo che irradino luce ed energia al nostro essere. Fin dall'antichità la danza orientale è stata il punto di contatto con la Divinità interiore, con un altro stato di coscenza, raggiunto tramite la musica e all'alternanrsi cadenzato delle sue figure simboliche in movimento, e ancora oggi la ritroviamo come espressione genuina delle nostre emozioni.

Anche la nostra danza, quindi, può essere una forma di meditazione, una diversa pratica di discesa, di raccoglimento dell'inconsio. Fate della vostra danza una meditazione personale. In questo modo danzare sarà qualcosa in più di un puro svago o gusto estetico. Riuscirà a trasportarvi in un quello stato interiore meditativo di cui non possiamo fare a meno, nel quale ricerchiamo risposte e sicurezze, ma anche gioia, serenità, equilibrio. E soprattutto, liberazione.
"Celebra con la danza, per esprimere la tua gratitudine verso il Tutto. Porta con te questa gioia per tutta la giornata."(Osho Rajneesh)